Teatro Romano – Venafro

Venafro, Teatro Romano – colonne in stucco e affresco con figure zoomorfe (I° e II° sec. d.C.)

La città romana di Venafro è uno dei grandi esempi rimasti di urbanistica antica e mostra a tutt’oggi un ampio e complesso sito archeologico ancora non del tutto scoperto.
La città trova il suo massimo splendore in età augustea. Sui suoi assi stradali ortogonali viene concepito il nuovo assetto urbanistico dove nascono i più importanti edifici pubblici e privati. Il teatro è uno di questi e viene creato sfruttando il naturale declivio del monte. Annessa al teatro viene realizzata un’area con vari ambienti, tra cui l’odéon e diversi servizi di cui ancora non è chiara la funzione ma dagli impianti idraulici qui rinvenuti è probabile che nell’orchestra si facessero anche giochi d’acqua.
Nell’area occidentale del teatro si trova un porticus con 5 colonne scanalate costituite dall’assemblaggio e sovrapposizione di spicchi di laterizi e rivestite di intonaco. Solo due delle cinque colonne non superano il mezzo metro di altezza.

L’intervento di restauro ha coinvolto le colonne del porticus e gli affreschi di un piccolo ambiente a cui si accede dal portico mediante una scalinata in pietra. Trattandosi di un sito archeologico a diretto contatto con gli agenti atmosferici e i fattori biodeteriogeni, si è proceduto come si richiede sempre in questi casi, con tutte le necessarie operazioni di messa in sicurezza, controllo e consolidamento di tutti i materiali ancora in situ per rallentare l’azione del tempo e conservarne quanto possibile la memoria.

Committenza: MIBAC – Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Molise – Campobasso – Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise
Direzione dei lavori: Soprintendente Dott.ssa Alfonsina Russo – Archeologa Dott.ssa Paola Quaranta                                  Ditta esecutrice: Consorzio Recro – Direttori Tecnici: Rest.BB.CC. Cristiana De Lisio e Alessia Felici        
Documentazione fotografica: Cristiana De Lisio – Consorzio Recro
Collaborazioni: 
Rest. BB. CC.: Silvia Floriani
Supervisione specialistica: Rest.BB.CC. Maria Carolina Gaetani Dell’Aquila D’aragona, Archeologa Giovanna De Palma (IsCR) Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro

RECRO s.r.l.
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